A sinistra della chiesa di Mandrou - dove è anche presente una fontana utile per fare scorta d'acqua - si trovano le indicazioni dei vari sentieri che partono da quel punto; tra queste anche quella per il Facciabella.
Si attraversa dunque la frazione tra le baite per uscirne ben presto; un tratto di sentiero in salita porta a ritrovare la sovrastante strada sterrata nei pressi del suo termine, alla Ca' Zena.
Si svolta così a sinistra, proseguendo la salita sul sentiero che inizia proprio di fronte all'àncora di fianco all’ingresso della Ca’ Zena.. Questo sale nel bosco dividendosi in diversi rami che finiscono comunque per riunirsi poco più in alto.
In pochi minuti si raggiunge una radura; qui dal sentiero principale si dirama una stradina verso destra: è il sentiero 3F verso il Lago Lochien. Per il Facciabella invece si prosegue dritti.
Oltrepassata un'area boschiva meno fitta si raggiunge il Ru Cortot e si incrocia il sentiero 5 che lo costeggia. Si supera il canale su un ponticello in legno, proseguendo la salita in direzione dell'Alpe Metsan o Mezzan, sede dell'agriturismo La Tchavana.
Raggiunta la quota dell'alpeggio (2012), dove è anche presente un'altra fontanella (l'ultima), si interseca la strada proveniente da destra, la si attraversa, si supera l'area pic-nic con un laghetto e si inizia un traverso in salita verso sinistra in direzione della Cappella di Nôtre Dame des Montagnards.
Questo traverso non presenta particolari difficoltà e non è mai eccessivamente ripido; guadagnare la quota della cappella richiede 20-30 minuti.
Arrivati sul fianco della chiesetta non è necessario raggiungerla ma la si lascia sulla destra; si procede invece pressochè dritti per superare l'Alpe Vascoccia passando di fronte. Il sentiero si perde nel pascolo per alcune decine di metri, ma è sufficiente puntare verso l'alpeggio - che è già abbondantemente in vista - per riunirsi poi momentaneamente alla strada che lo raggiunge da valle. La strada viene solo sfiorata e lasciata subito per continuare sul sentiero, sempre numerato 3, che punta inizialmente al Colle Vascoccia. Si incontra subito un grosso cartello in legno con l'indicazione della quota attuale (2280) e del Sentiero degli Alpini per la Falconetta, che prosegue a sinistra. Lo si tralascia e si sale invece dritti sul ben tracciato sentiero 3, incontrando pochi metri dopo a sinistra un masso con due segnavia: 3A a sinistra e 3 dritto. Il 3A porta alla Falconetta (riunendosi poco più avanti col sentiero indicato poco sotto), il 3 al Colle Vascoccia.
Naturalmente si continua la salita ancora dritti, guadagnando quota gradualmente tra i prati e le rocce affioranti, a volte dritto e a volte con qualche zig-zag; la traccia è ben evidente e può presentare biforcazioni che finiscono ben presto per riunirsi.
In 30-50 minuti dall'Alpe Vascoccia si raggiunge così la sommità del Colle Vascoccia, a quota 2568. Qui per primi appaiono il Petit Tournalin (m. 3207) e il Grand Tournalin (m. 3379). Il sentiero prosegue tagliando in diagonale i detritici versanti est e nord-est della Falconetta, mentre per raggiungere il Facciabella lo si abbandona proprio qui, in corrispondenza del Colle Vascoccia.
Immediatamente dopo aver valicato il Colle Vascoccia si nota un grande masso su cui sono dipinti due segnavia per altrettanti sentieri: il 3, che come scritto sopra prosegue verso il Colle di Nana, e il 3B, che inizia qui e porta alla vetta del Facciabella.
Il cammino prosegue ora verso destra sul 3B, che si dirige verso il Rosa aggirando il dosso erboso immediatamente a est del colle.
La traccia a terra poco dopo sparisce, ma è sufficiente seguire le frecce gialle dipinte su lastre di roccia posizionate in modo da essere ben visibili; in assenza di queste ci si può comunque portare sul filo del crestone e seguirlo.
Si raggiunge la sommità di un piccolo dosso e si scende nell'intaglio successivo per poi risalire nuovamente in cresta: in questo passaggio il sentiero ricompare.
La traccia prosegue in direzione della vetta mantenendosi in cresta quando questa è larga, per scendere leggermente sul pendio sud quando questa diventa rocciosa, per evitare ogni difficoltà.
Ben presto si giunge così in prossimità della cima; il sentiero si porta nella piccola conca a sud-est della sommità - evidenziata da un paletto posto in verticale - ma poco prima se ne distacca un ramo a sinistra; è sufficiente seguirlo per qualche metro per guadagnare le rocce sommitali (10-20 minuti dal Colle Vascoccia).