La partenza è al parcheggio di Barmasc, nei pressi della fontanella, dove ha inizio l’ampio sentiero 2/105 che sale verso il Pian delle Signore.
Imboccato questo sentiero si sale attraversando un’area pic-nic fino a raggiungere il Pian delle Signore, ampia radura attraversata dal Ru Courtod. Rimanendo sullo stesso sentiero si attraversa il ponticello e si incontrano le prime stazioni della Via Crucis del Colle Portola; prima di rientrare nel bosco si incontra un bivio. Si scarta la diramazione di sinistra, che prosegue verso il pozzo piezometrico del Ru, e si continua la salita dritti.
La pendenza aumenta e si trova anche qualche gradino. Data l’ampia frequentazione, il sentiero talvolta si sdoppia in più rami che si riuniscono poco dopo.
Uscendo definitivamente dal bosco, dopo la stazione V della Via Crucis, ci si ritrova al Pian Portola; da qui si individua già il sentiero che risale il pendio soprastante con un traverso in direzione del Colle Portola. Non ci sono comunque diramazioni; restando sullo stesso sentiero si imbocca questo traverso che guadagna velocemente quota, iniziando a regalare panorami più ampi sulla Conca di Ayas.
Arrivati ormai a breve distanza dal Colle Portola, si affronta la parte più ripida, con piccoli tornanti e passaggi su placche di roccia su cui sono stati intagliati dei gradini che semplificano il passaggio.
Un ultimo traverso conduce infine al Colle Portola, a quota 2410, dove ci si affaccia sulla Valle Centrale, e sulla bassa Valtournenche. In questo punto convergono anche i sentieri che salgono da ovest e quello per il Tantanè.
Al Colle Portola si svolta decisamente a sinistra, iniziando un percorso grossomodo parallelo alla linea di cresta (ma mai veramente sul filo). Si aggira la prima anticima, con una scultura rappresentante l’Ascensione (in alternativa è possibile salire anche fino alla statua, e scendere poi sul lato opposto riprendendo il sentiero principale) e si procede in direzione della vetta, già visibile sullo sfondo.
Poco prima della seconda anticima il sentiero si sdoppia; il ramo dritto, più vecchio, è stato sostituito dal percorso più in alto, a sinistra, che si consiglia di seguire. Questo sentiero sale prima con tornanti per poi aggirare l’anticima a ovest, dopo la quale si vede salire da destra la traccia vecchia precedentemente abbandonata.
Si supera una stazione meteorologica e ci si avvia così all’ultimo tratto di salita, ormai sotto la cima, che viene dapprima parzialmente aggirata in senso antiorario, e poi – dopo aver incontrato il sentiero proveniente da Promiod – risalita direttamente su placche di roccia e terreno leggermente friabile.
La vetta, infine, dispone di ampio spazio tutto intorno al basamento della grande statua; il panorama è aperto a 360°, e include tutti i grandi massicci della regione, dal Rosa al Cervino e al Bianco, pressochè tutta la Val d’Ayas e tutta la Valle Centrale, nonché le cime del vicino Parco dell’Avic.